Dante e i papi del suo tempo

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Dante e i papi del suo tempo

Pagina miniata dal Codice Altoniensis

Durante la sua vita Dante (12651321) conobbe 14 pontefici. Il suo giudizio sugli eredi di Pietro è spesso duro e si riflette nelle scene in cui questi sono citati nelle sue opere.

  1. Papa Clemente IV (12651268) citato nel Purgatorio (III, 124-126) come colui che mise il pastor di Cosenza a caccia di Manfredi.
  2. Beato Gregorio X (12711276) non citato in alcuna opera
  3. Beato Innocenzo V (1276) non citato in alcuna opera (breve pontificato)
  4. Papa Adriano V (1276) citato nel Purgatorio (XIX) tra gli avari, anche se la sua citazione è dovuta a un equivoco nel quale Dante incorse.
  5. Papa Giovanni XXI (12761277) citato in Paradiso (XII, 134-135), ma solo in quanto “Pietro Ispano”, cioè come filosofo prima che diventasse papa (il suo pontificato fu comunque breve).
  6. Papa Niccolò III (12771280) in questo canto tra i simoniaci
  7. Papa Martino IV (12811285) citato nel Purgatorio (XXIV, 20-24) tra i golosi
  8. Papa Onorio IV (12851287) non citato in alcuna opera (breve pontificato)
  9. Papa Niccolò IV (12881292) non citato in alcuna opera
  10. San Celestino V (1294) probabilmente citato all’Inferno (III, 60) tra i pusillanimi come colui che fece “il gran rifiuto”.
  11. Papa Bonifacio VIII (12941303), responsabile dell’esilio del poeta da Firenze; in questo canto tra i simoniaci (e qua e là molti altri riferimenti)
  12. Beato Benedetto XI (13031304) solo un’allusione nelle Epistole (XI, 25)
  13. Papa Clemente V (13051314) in questo canto tra i simoniaci
  14. Papa Giovanni XXII (13161334) citato in Paradiso (XVIII, 130-136 e XXVII, 58-60) ma in entrambi i casi in maniera negativa, come colui che guastava la “vigna” per la quale erano morti Pietro e Paolo.