Beppe Fenoglio

Vita e opere

http://www.windoweb.it/guida/letteratura/biografia_beppe_fenoglio.htm

Schede critiche

1)http://www.italialibri.net/opere/malora.html

2) http://www.italica.rai.it/argomenti/grandi_narratori_900/fenoglio/malora.htm

Sintesi del testo e “catechismo” a domanda e risposta (un po’ ingenuo ma contiene molti elementi che servono a chiarire la storia, in particolare cita almeno il destino di Ginotta, uno dei personaggi più trascurati del romanzo.

http://isolafelice.forumcommunity.net/?t=44302972

Altro riassunto con elementi di critica  (non si dice “giovane ragazzo”,  bisogna scegliere uno dei due)
http://doc.studenti.it/download/malora_2.html

Il partigiano Johnny

riduzione da

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_partigiano_Johnny_(romanzo)

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Il partigiano Johnny è un romanzo di Beppe Fenoglio. È considerato uno dei più importanti romanzi della Resistenza e del Novecento italiano.  Fenoglio tuttavia non riuscì mai a pubblicarlo in vita: lo stesso titolo non è autografo, ma va attribuito ai curatori della prima edizione Einaudi (1968).

Il partigiano Johnny è la continuazione di Primavera di bellezza, il romanzo pubblicato da Garzanti nel 1959 che aveva come protagonista un giovane studente di Alba, soprannominato Johnny dagli amici a causa del suo amore per la letteratura inglese (una chiara proiezione autobiografica dello stesso Fenoglio). In Primavera Johnny, giovane sottufficiale dell’Esercito Italiano sbandato dopo l’8 settembre, tornava nelle sue Langhe per morire in una delle prime azioni della guerra partigiana. In realtà questo finale era stato consigliato a Fenoglio dai suoi editor della Garzanti (tra gli altri, Piero Citati). Il partigiano J. riprende la storia di Johnny a partire dal ritorno a casa dopo l’armistizio: invece di aderire subito alla Resistenza, Johnny si rifugia presso la sua famiglia, che lo imbosca in una villetta in collina.  Dopo qualche tempo J entra nella resistenza ed entra in una brigata comunista (rossi), pur senza approvarne l’ideologia  e la disorganizzazione, poi passa ad una formazione di badogliani (azzurri). Dopo molte avventure tra le quali la presa e la perdita della città di Alba (episodio vero),  un lungo e difficile inverno durante il quale J cattura un fascista per scambiarlo con l’amico Ettore catturato e la ricerca dell’identità di  una spia sta  che denunciando i partigiani, riprendono i combattimenti.

La ripresa delle ostilità sembra però molto deludente: pochi e male armati, i partigiani non possono che abbandonare il paese di Mango all’arrivo dei fascisti. Rincuorati dal padre del leggendario Comandante Nord, capo dei badogliani,  resistono, ma il padre di Nord viene colpito. L’episodio conclude la prima stesura del romanzo. Nella seconda stesura, invece, Fenoglio lascia intendere che Johnny trovi la sua morte nel conflitto a fuoco, a due mesi dalla liberazione. “Johnny si alzò col fucile di Tarzan e il semiautomatico… Due mesi dopo la guerra era finita”.

La vicenda editoriale

La vicenda editoriale del Partigiano Johnny è una delle più complesse e controverse del Novecento italiano. Il romanzo, com’è noto, fu pubblicato postumo, in una versione che (come dimostrò subito la filologa Maria Corti) mescolava arbitrariamente due stesure diverse, ambedue acefale e lacunose (specie la seconda):

  • La prima stesura era divisa in capitoli, era scritta in una curiosa mescolanza di italiano e inglese (i critici la soprannomineranno poi “fenglese“), con numerosi neologismi e anglismi.
  • La seconda stesura era divisa in blocchi più vasti e presentava un numero minore di neologismi e termini inglesi. La narrazione, più stringata, sorvolava su diversi episodi contenuti nella prima, e terminava lasciando intendere la morte del personaggio. I curatori dell’edizione Einaudi del 1968 si erano basati soprattutto sulla seconda stesura, ricorrendo alla prima per i capitoli iniziali. Per la studiosa Maria Corti, invece, Il partigiano Johnny era da considerare come la prima, e non l’ultima, opera di Fenoglio,. La polemica coinvolse filologi e critici, L’edizione critica non ebbe però la stessa fortuna commerciale dell’edizione del 1968: sicché la versione più conosciuta e letta del Partigiano Johnny resta a tutt’oggi quest’ultima.

A tutt’oggi, insomma, la seconda stesura del romanzo è la più conosciuta, mentre la prima rimane confinata a un’edizione (ormai esaurita) per addetti ai lavori. Questo per certi versi è un peccato: nella prima versione, infatti, Fenoglio si prende libertà linguistiche e narrative che nella seconda vengono bruscamente limitate. Uno dei casi più eclatanti è la scomparsa dell’episodio dell’incontro di Johnny coi genitori durante la temporanea liberazione di Alba.

Da segnalare che nella trasposizione cinematografica del romanzo il regista Guido Chiesa si rifà esplicitamente alla prima stesura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

http://doc.studenti.it/download/malora_2.html